«La storia che avete appena letto non è inventata. O meglio, lo è in parte, perché quando si racconta la vicenda di qualcuno e si prova a immaginare la sua vita interiore, inevitabilmente il confine tra storia e invenzione si sbriciola, si sfrangia.
Così in questo libro il personaggio che dice io non è immaginario ma reale, anche se la sua vita, che ha chiesto prepotentemente di essere raccontata in versi, a tratti è immaginata, scorciata, volontariamente travisata.
Giovanni Antonelli è esistito davvero. Era un poeta, un vagabondo, un «demente» che è stato internato in molti manicomi o carceri delle Marche (Fermo, Macerata, Ancona) e d’Italia (Napoli, Aversa, Roma). Era un anarchico, un anticlericale, un miserabile, e forse per questo il suo paese d’origine, che è anche il mio, ne ha completamente cancellato la memoria, come poeta e come uomo»
Alcune poesie:
«Le parole e le cose», 13 ottobre 2016
Recensioni e scritti:
Emanuele Franceschetti, pdf.
Angelo Ferracuti, «il manifesto», 3 novembre 2016.
Davide Nota, «L’Huffington Post», 8 novembre 2016.
Alida Airaghi, «Sololibri.net», 21 novembre 2016.
Andrea Bianchetti, «Il Segnalibro», Rete Due – RSI, 30 novembre 2016.
Damiano Sinfonico, «Poetarum Silva», 9 dicembre 2016.
Sebastiano Marvin, «Viceversa Letteratura», 16 gennaio 2017.
Radio Tre Suite, 12 maggio 2017.
Maria Francesca Alfonsi, «Lo scaffale», TG Marche, 22 giugno 2017 (dal minuto 16:40)
Gianluigi Simonetti, La letteratura circostante, Il Mulino, Bologna 2018, pp. 199-201.
Interviste:
Cristina Foglia, «Attualità culturale», Rete Due (RSI), 20 novembre 2016.
Françoise Gehring, Web Tv di Chiassoletteraria, 6 maggio 2017.
Yari Bernasconi e Massimo Zenari, Rete Due (RSI), Giornate letterarie di Soletta, 26 maggio 2017.
Cristina Savi, «Turné – Il Quotidiano», sabato 2 giugno 2018 (dal minuto 18:30).